Un anno fa Strakosha incredibilmente para il rigore calciato da Paulo Dybala, vissero tutti felici e contenti…Patric non fu trucidato per il sanguinoso fallo in area, la preghiera di Radu inginocchiato fu ascoltata e la storia volse verso un finale lieto.

Punto a capo. Per fortuna ogni anno inizia un nuovo campionato, altrimenti noi che faremmo e si volta pagina

Il sorteggio non è stato bonario con la Lazio, due giornate “pesantone” da Sud a Nord, ma non piangiamoci addosso, prima o poi dobbiamo affrontarle tutte e secondo me, meglio prima che poi.
Della serie ” finisci di mangiare tutte le verdure e puoi prendere il gelato”.

Espugnare l’Allianz Stadium, Juventus Stadium per i nostalgici, è una missione impossibile?

L’anno scorso a distanza di un tempo piccolo la Lazio riuscì nell’impresa di battere la bestia nera, anzi bianconera, per due volte. Questo non testimonia l’esistenza dei miracoli, bensì l’esistenza di grandi uomini capaci di costruirsi un miracolo su misura.
E va bene: quest’anno c’è Cristiano Ronaldo… Vorrei replicare alla presenza ridondante di sua maestà in campo, però davanti a CR7, credetemi, le parole diventano davvero poche.
Aspettate, contro il Chievo non ha segnato!
Vi siete tranquillizzati nonostante Wallace?
Dai un pochetto sono sicura di sì.

Inzaghi farà rivedere ai suoi ragazzi il match dell’anno scorso come a Fantozzi facevano vedere la Corazzata Potemkin?
“È una cagata pazzesca”, qualcuno si alzerà in piedi urlando come fece Paolo Villaggio?

Lasciamo il ragioniere più famoso di tutti i tempi da parte e torniamo al campo.

Dopo la partita contro il Napoli è balzato alla luce uno dei grandi problemi della Lazio: la famosa difesa.
Non che gli “sgomitatori” arretrati non siano funzionanti, ma il dente che duole sono le fasce e la mancanza di laterali adatti alla retroguardia.
Eh sì, lo stesso mister ha ammesso che con esterni più bassi, forse forse, dico forse, qualche gollazzo preso malamente si sarebbe potuto evitare.
I laterali laziali tendono a prodigarsi nella costruzione “attacchina” del gioco e serve anche questo, ma il ruolo a metà serve a poco.
Perché sono così alti?
In una gara che vede agire da ala un cliente difficile come Cristiano Ronaldo, forse sarebbe meglio starsene bassi e pensare di più alla copertura.
Non c’è solo il portoghese blasonato, ma da quelle parti girano anche i vari Cuadrado, Cancelo e compagnia cantando.
Occhio a Marusic, probabile titolare, che a più riprese ha dimostrato di non amare particolarmente la zona arretrata del campo.

Brasiliano atipico, aria bonaria, biondino occhi azzurri…diffidate delle apparenze perché Lucas Leiva punta le tibie avversarie! Quando il carattere e la tecnica si fondono, un pò come una fusione tra Biglia e Cana, allora a centrocampo hai un’arma di distruzione. L’ex Liverpool, l’accigliato Badelj che spero sia titolare praticamente inamovibile ovunque, Milinkovic-Savic…. Beh, ho reso l’idea? Ecco che la missione sembra un pochino più possibile.

Torniamo al punto uno nella lista degli incubi: Cristiano Ronaldo. Non è che gli stia dando un’importanza sopra la media, sto solamente parlando di uno dei giocatori più forti al mondo che colleziona palloni d’oro e trofei come io colleziono borse.

Come fermare CR7 in persona?
“Leiva pensaci tu”.

Accendere la luce! Lo stesso Immobile ha ammesso il solito blackout durante la gara contro il Napoli. Beh, Salisburgo insegna.

Parliamoci chiaro; la Juventus è  difficile da battere, adesso è ancora più difficile.
Il calcio però insegna che non esistono  piccole o grandi squadre, ma piccole o grandi partite.

Non scomodiamo il “Capoccia lassù” con richieste d’aiuto, confidiamo nei ragazzi in campo, nel fatto che Cristianone è solo un uomo, che l’imbattibile non esiste ed in una sequela infinita di altri luoghi comuni.
Testa alta dunque, quando il gioco si fa duro, i duri devono giocare!

Missione impossibile? E togliamo ‘sto “IM” da davanti e vediamo che succede!

 

 

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